luned́ 24 marzo 2014
Questa terza edizione di “Operazione balena”, con la presentazione di Aldo Pavia, acclude le testimonianze di Sisto Quaranta e di Augusto Gro, deportati dal Quadraro il 17 aprile 1944, ma anche il racconto della loro vita durante il Fascismo e dopo il ritorno a Roma alla fine della guerra, con tutte le trasformazioni culturali e del territorio che questo ha significato. Ai diversi materiali organicamente stratificati nel volume, si aggiunge ora l’intervista a Lorella Ascoli, figlia di Michele, sfuggito alla deportazione ma catturato al Quadraro e non riconosciuto - fortunatamente - come ebreo, in quella circostanza. Carla Guidi adotta una metodologia di ricerca storiografica “a tutto campo”, basata sulle testimonianze orali dei superstiti e su un concetto vivo e multiforme della memoria come identità, intesa anche nel suo valore formativo e informativo. Ecco dunque l’analisi del territorio in questione, con saggi a cura di G. Giannini, P. Grella, A. Palumbo, da cui emerge che, tra le centonovantotto microcittà delle quali è composta Roma, il Quadraro è un “paese nella città”, ricco di una sua importante storia idro-geologica, archeologica, urbanistica, ambientale, sociale e infine resistenziale, che aspira ad essere maggiormente conosciuta. È importante sapere come questi luoghi siano stati a Roma gli unici dove si respirava, nonostante tutto, un’atmosfera di effettiva libertà come partecipazione di massa: il famoso “nido di vespe” con le significative voci delle periferie romane, che non si sottomettevano alla violenza ma vi si opponevano attivamente.